Servizio idrico: un resoconto dei giorni dell’emergenza maltempo

Non sono mancati i disagi, inevitabili alla luce delle proporzioni dei fenomeni atmosferici che hanno colpito la Toscana, ma le criticità sono state comunque contenute e, nel corso del tempo, limitate ad un numero di utenze in costante riduzione.

Oltre 1.400 alert complessivi per malfunzionamenti rilevati dal telecontrollo. Più di 100 tecnici al lavoro sul campo, di giorno e di notte. E poi ancora, 20 gruppi elettrogeni per far funzionare gli impianti rimasti senza corrente, e un numero incalcolabile di interventi tra le province di Pisa, Firenze e Pistoia. Non sono state giornate facili neanche per il servizio idrico, quelle segnate dalla tragica ondata di maltempo in Toscana, a partire dalla sera di giovedì 2 novembre.

Gli intensi temporali, il fortissimo vento e le inondazioni hanno avuto serie ripercussioni anche sugli acquedotti locali, con conseguenti interruzioni idriche che hanno causato disagi in diversi comuni del Basso Valdarno. Sin dalle prime luci dell’alba di venerdì è iniziata la conta dei danni alla rete idrica. Tanti gli impianti, come centrali idriche e serbatoi, in stato di fermo per l’assenza di energia elettrica. Altrettanti quelli allagati. Le frane e gli smottamenti avevano inoltre provocato la rottura di diverse condotte idriche, mentre le ricognizioni si sono rivelate da subito estremamente complesse, a causa dell’inaccessibilità delle strade.

Le criticità principali hanno riguardato l’Empolese Valdelsa (in particolare i comuni di Empoli, Fucecchio, Vinci, Montespertoli e Cerreto Guidi), la Valdera e il Valdarno Pisano (Casciana Terme Lari, Crespina Lorenzana, Fauglia, Montopoli Valdarno, Ponsacco, San Miniato), oltre a Lamporecchio in Valdinievole. Le squadre di Acque si sono immediatamente attivate con sopralluoghi in tutto il territorio gestito, nel tentativo, pur in un contesto di grande difficoltà, di portare a termine le riparazioni e le riattivazioni nel più breve tempo possibile.

Nonostante un quadro reso estremamente incerto dalle condizioni metereologiche avverse e l’impossibilità, in alcuni casi, di stabilire tempi certi per il ritorno alla normalità, è sempre rimasto a disposizione il numero verde gratuito 800 983 389, che con il trascorrere delle ore ha raccolto ulteriori segnalazioni e fornito aggiornamenti in tempo reale agli utenti: oltre 5000 chiamate in 3 giorni, dieci volte di più del normale. Gli stessi aggiornamenti sono stati riportati anche sul sito web e sui canali social del gestore idrico.

Nel frattempo, grazie al trasporto e all’utilizzo di numerosi gruppi elettrogeni, è stato possibile riavviare alcuni impianti in attesa del ritorno dell’energia elettrica. Nella serata di sabato, la maggior parte delle problematiche risultava rientrata, anche se ancora persistevano varie criticità sparse nel territorio. Le attività dei tecnici sono così proseguite per tutto il fine settimana. Nella giornata di lunedì, al termine di 72 ore di lavoro praticamente ininterrotte, l’emergenza idrica poteva considerarsi definitivamente rientrata.

Non sono mancati i disagi, inevitabili alla luce delle proporzioni dei fenomeni atmosferici che hanno colpito la Toscana, ma le criticità nel servizio idrico sono state comunque contenute e, nel corso del tempo, limitate ad un numero di utenze in costante riduzione. Merito dei tecnici, impegnati senza sosta in centinaia di interventi in condizioni ai limiti del proibitivo. Merito delle operatrici e operatori del call center, e di tutte le colleghe e i colleghi del Gruppo Acque che hanno moltiplicato gli sforzi per far fronte alle difficoltà. Un “grazie” va anche ai cittadini, dimostratisi sempre comprensivi e collaborativi persino nelle situazioni più delicate.