Articoli Montopoli in Valdarno: Rainbow si colora tra i banchi di scuola
19.11.2018

Montopoli in Valdarno: Rainbow si colora tra i banchi di scuola

Prosegue il percorso con gli studenti nel progetto delle opere artistiche sui depositi.

Un pesce, un delfino, una stella marina. Ma anche il mare pulito, la pioggia, il viaggio di una goccia d’acqua. Fino a un vero e proprio “ciclo idrico”, che parte da quel grande deposito che mai come oggi i giovanissimi studenti della scuola di Angelica guardano con occhi spalancati di curiosità mentre, giorno dopo giorno, inizia a fare intravedere le sue forme e i suoi colori. Sono solo alcuni dei lavori prodotti dalle alunne e dagli alunni delle elementari a due passi dal serbatoio pensile di San Romano, nel Comune di Montopoli Valdarno, la prima tappa di Rainbow, il progetto di Acque SpA che mira a interpretare con opere firmate da artisti di fama internazionale nel campo dell’arte urbana i depositi idrici presenti nel Basso Valdarno.

Piccole “opere artistiche” realizzate sui banchi di scuola, con matite e pastelli, in tema acqua e sostenibilità ambientale. Gli stessi concetti richiamati in cima alla torre piezometrica da Giovanni Magnoli, in arte Refreshink, l’artista che ha quasi terminato l’opera di street art in cima al deposito, sfruttando la presenza delle impalcature e dei cantieri installati per i lavori di manutenzione straordinaria. In linea con l’impegno sociale che accompagna il progetto Rainbow, il Comune e Acque SpA hanno scelto la scuola di Angelica vicina al pensile per promuovere un percorso di educazione artistico-ambientale, che permetterà agli studenti di approfondire il significato e il valore del prendersi cura della risorsa idrica. Il tutto in pieno stile “edutainment”: imparare divertendosi.

Il primo incontro tra le bambine e i bambini della scuola elementare e Magnoli si è tenuto il 22 ottobre, quando Refreshink, accompagnato dal sindaco di Montopoli, Giovanni Capecchi, e dal presidente di Acque, Giuseppe Sardu, ha regalato alla scuola un ricordo artistico su un muro esterno dell’edificio, realizzato “in tempo reale”. Nei giorni seguenti, gli alunni, guidati dalle insegnanti e dal personale dell’associazione La Tartaruga, sono diventati loro stessi dei piccoli artisti, realizzando disegni in tema acqua e natura: circa duecento elaborati, che in futuro l’amministrazione comunale di Montopoli ospiterà nei propri spazi.

Nel frattempo, il deposito resta coperto da teli e impalcature: la parte artistica è quasi pronta, ma sarà svelata solo dopo la conclusione degli ultimi lavori di ristrutturazione del pensile (mancano i lavori di carpenteria metallica e il progetto illuminotecnico), nei primi mesi del 2019. In seguito, il progetto Rainbow coinvolgerà altri depositi idrici nel Basso Valdarno.

Il progetto. Rainbow sfrutta la presenza delle impalcature e dei cantieri, già previsti per lavori di manutenzione ai serbatoi, per far eseguire agli artisti opere d’arte sulle pareti delle cisterne. Con questa impostazione, il progetto si pone come un’assoluta novità a livello nazionale nel campo della riqualificazione e della rigenerazione urbana dei depositi idrici. Il primo intervento, sul pensile di San Romano, vede impegnato Refreshink, famoso per i suoi murales in cui svettano soggetti appartenenti al mondo animale reinterpretati secondo una sensibilità artistica che unisce alla perizia tecnica un sentimento di empatia e volontà di preservazione degli esseri viventi e della risorsa idrica sul pianeta. Una “sfida” artistica complessa e suggestiva: Refreshink sta disegnando su una superficie curva, a un’altezza da capogiro, con poco spazio a disposizione, per un’opera realmente a 360°.

L’opera. Il contenuto della street art in cima al serbatoio sta prendendo vita. Il risultato si preannuncia di forte impatto, con l’opera, visibile da grandi distanze, che darà un volto nuovo all’infrastruttura. Ulteriormente, anche recependo significative indicazioni provenienti dalla cittadinanza, l’intervento vedrà la realizzazione di un progetto illumino-tecnico teso non solo a valorizzare l’opera ma anche a fornire un elemento di riconoscibilità dell’impianto nelle ore notturne.

Il serbatoio. Costruito nel 1975, il serbatoio ha una capacità di 300 mc e spicca da terra per 32 metri. È alimentato dalla centrale idrica di Vaiano che dista oltre 3 chilometri. Il pensile alimenta, oltre che l’intera San Romano, Capanne e la zona industriale. Nel corso degli anni il deposito ha presentato un significativo degrado del materiale a causa della prolungata esposizione agli agenti atmosferici. È stato quindi inserito in un piano di interventi di manutenzione straordinaria dedicato nello specifico ai serbatoi, anche allo scopo di adeguarli progressivamente alle normative più recenti in materia anti-sismica. Gli interventi hanno riguardato la completa ristrutturazione dello scheletro di sostegno, il ripristino del calcestruzzo, il rivestimento con materiale specifico per migliorare ulteriormente la stabilità, la sostituzione delle strutture di accesso, il rifacimento delle tubazioni e delle carpenterie metalliche, la pulizia interna della vasca. L’investimento complessivo ammonta a circa 350mila euro.

 

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