Articoli Maxi bolletta per casa “disabitata”: le precisazioni di Acque SpA
22.11.2016

Maxi bolletta per casa “disabitata”: le precisazioni di Acque SpA

Dalle verifiche emerge un quadro assai diverso rispetto a quello descritto sul quotidiano Il Tirreno.

PISA. In data 20 novembre 2016, sul quotidiano Il Tirreno, edizione Pontedera, è stato pubblicato un articolo intitolato “Bolletta dell’acqua da oltre 1200 euro per la casa non abitata” (notizia riportata anche in locandina con titolo “Maxi bolletta per una casa disabitata”). Subito Acque SpA si è attivata con rapide verifiche interne, fino a quel momento impossibili da effettuare visto il mancato contatto con l’utente in questione. Tali verifiche hanno permesso di tracciare un quadro assai diverso rispetto a quello descritto nell’articolo. Acque SpA ha inviato quindi un articolo di replica al quotidiano, per garantire una ricostruzione dei fatti più puntuale e per fornire ai lettori le corrette informazioni del caso. Lo riproponiamo qui, in versione integrale.

“In merito all’articolo pubblicato dal Tirreno, edizione Pontedera, in data 20 Novembre e intitolato “Bolletta dell’acqua da oltre 1200 euro per la casa non abitata” (notizia riportata anche in locandina del quotidiano con titolo “Maxi bolletta per una casa disabitata”), Acque SpA intende precisare quanto segue. 

A prescindere dalla bolletta in questione, dal consumo storico dell’utenza si rileva come l’abitazione sia stata fino ad oggi tutt’altro che disabitata, non solo per il volume di metri cubi consumati (che per motivi di privacy non possiamo riportare), ma anche per il fatto che le precedenti bollette sono sempre state regolarmente saldate e mai contestate. Prendiamo piuttosto atto che, secondo quanto riportato nell’articolo, l’immobile è una seconda casa, alla quale evidentemente fino a oggi è stata applicata la tariffa domestica come prima abitazione (e non la tariffa domestica non residente, che prevede un’aliquota più alta).

Per quanto riguarda il caso specifico dell’ultima bolletta, abbiamo appreso la notizia dalla stampa con stupore, poiché né ai nostri uffici, né al call center, né agli altri numerosi canali di comunicazione, sono mai pervenute richieste di informazioni (né tantomeno contestazioni) che ci avrebbero permesso di verificare tempestivamente eventuali errori. L’unico tentativo di contatto è stato invece effettuato dall’Azienda che, dopo il rilevamento sul contatore e la presa visione dell’importo anomalo, ha effettuato una telefonata al reale intestatario del contratto, tuttavia senza esito.

Oggi, lunedì 21 novembre, l’Azienda ha anche provveduto in autonomia a una prova di taratura del contatore, che è risultato perfettamente funzionante. Ad ogni buon conto, Acque SpA resta pienamente a disposizione dell’utente per approfondire la questione ed eventualmente per garantire l’accesso alle agevolazioni previste in caso di perdita occulta o per permettere una dilazione dei pagamenti.”
 

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