Attivi a Pisa e a San Giuliano Terme i Piani di Sicurezza dell’Acqua

Acque SpA anticipa l’applicazione della nuova normativa europea sull’acqua potabile. Obiettivo: assicurare ancor più qualità e sicurezza.

A partire dal 12 gennaio scorso è entrata in vigore la nuova direttiva europea sull’acqua potabile, che ha come obiettivo quello di definire alti standard di qualità omogenei per l’acqua di rubinetto in tutta l’Unione Europea. Gli Stati membri, tra cui l’Italia, hanno adesso due anni per recepire le modifiche nelle loro norme nazionali. Una delle novità che riguarda più da vicino la gestione del servizio idrico integrato è l’introduzione di un approccio innovativo al monitoraggio dell’acqua basato non più solamente sulle analisi e sui controlli sull’acqua erogata ma anche sull’individuazione e sulle prevenzione dei rischi potenziali sull’intera catena di approvvigionamento dell’acqua potabile: dal bacino idrografico, all’estrazione, al trattamento, allo stoccaggio e alla distribuzione fino al punto in cui i valori devono essere rispettati, ossia dalla fonte al rubinetto.

Acque SpA è stato tra i primi gestori in Italia a sposare questa metodologia – quella dei Piani della Sicurezza delle Acque (Water Safety Plan, in inglese) – sin dal 2018 anticipando volontariamente, in accordo e con la collaborazione dell’Istituto Superiore della Sanità, l’introduzione di questo approccio introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità prima e dall’Unione Europea adesso. In sintesi, nel Basso Valdarno (territorio di competenza di Acque SpA), si sta già operando nel quadro della normativa che diverrà poi effettiva nel 2023, confermando ancora una volta la centralità dei controlli e della sicurezza dell’acqua nell’azione di Acque che non a caso vanta anche l’accreditamento dei laboratori di analisi su tutte le matrici del servizio idrico integrato, livelli di conformità legislativa prossima al 100% e zero ordinanze di non potabilità nel territorio di competenza.

In questo quadro, proprio dall’inizio dell’anno, è stato attivato il water safety plan per Pisa Capoluogo-San Giuliano Terme, una delle 25 aree-bacino omogenee individuate nel Basso Valdarno: un obiettivo raggiunto grazie anche alla metodologia di lavoro elaborata in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna di Pisa e alla stretta sinergia con i vari soggetti competenti (Regione Toscana, Autorità di Bacino del Fiume Arno, Autorità Idrica Toscana, Asl Toscana Nord-Ovest e amministrazioni comunali).

Quello di Pisa Capoluogo-San Giuliano Terme è il secondo water safety plan elaborato da Acque SpA e si va ad aggiungere a quello definito nell’Area Empolese. Insieme, i due piani coprono circa il 30% della popolazione servita. Nel corso del 2021 si andranno aggiungere anche i bacini Pollino-Pescia-Montecarlo, Porcari, Montespertoli, Fucecchio-Cerreto Guidi e Vecchiano. Entro il 2025 i piani di sicurezza riguarderanno tutte e 25 le aree del territorio: successivamente saranno oggetto di rivalutazione e ridefinizione annuale sulla base della normativa. Una mini-rivoluzione, insomma, che servirà a garantire oltre alle già assicurate caratteristiche di puntualità, accuratezza e continuità delle analisi, anche l’assoluta specificità della mappatura e della valutazione degli eventuali pericoli, calibrata sulle peculiarità della risorsa del territorio, anche grazie al dialogo con tutti gli stakeholder interessati.

“Per Acque la massima accuratezza dei controlli sull’acqua potabile, sulla sicurezza e sulla qualità delle fonti di approvvigionamento sono una delle principali missioni quotidiane. Per farlo assicuriamo da anni ingenti investimenti nel settore. Da alcuni mesi siamo impegnati volontariamente in questo ulteriore salto di qualità che credo servirà a dare risposta anche alla crescente e giusta attenzione dell’opinione pubblica circa la propria salute e l’uso sostenibile della risorsa idrica”