A Pontedera un impianto pilota per la gestione delle acque piovane.
Presentato nell’ambito del progetto europeo D4RUNOFF a ricercatori, studiosi e specialisti del settore idrico provenienti da Danimarca, Portogallo e Spagna.
Pisa e Pontedera sono stati per tre giorni protagoniste dell’innovazione ambientale europea. Dal 13 al 15 maggio, infatti, Acque ha ospitato la tappa italiana di D4RUNOFF, progetto finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon Europe e che coinvolge università, centri di ricerca, aziende e pubbliche amministrazioni provenienti da Spagna, Portogallo, Danimarca e Italia. Obiettivo: “rivoluzionare” il modo in cui le città gestiscono le acque piovane – tema di crescente attualità soprattutto a causa dei cambiamenti climatici – attraverso un approccio innovativo che, oltre a concentrarsi sul controllo dei volumi, tenta di guardare anche alla qualità dell’acqua che ritorna all’ambiente. Come? Unendo soluzioni basate sulla natura (le cosiddette Nature-Based Solutions, NBS), tecnologie digitali, intelligenza artificiale e il coinvolgimento delle comunità locali.
Proprio a Pontedera, presso il depuratore di via Hangar, Acque ha attivato un impianto-pilota sperimentale, destinato a testare nuove soluzioni per il trattamento delle acque meteoriche che arrivano in fognatura durante eventi di pioggia intensa. La soluzione messa a punto si propone di monitorare e rimuovere i microinquinanti emergenti – come PFAS, microplastiche, pesticidi e metalli pesanti – utilizzando sistemi di fitodepurazione, ovvero vasche in cui l’acqua viene depurata grazie all’azione combinata di substrati naturali (sabbia e ghiaia), piante acquatiche e microorganismi dalle particolari caratteristiche.

Durante gli eventi di pioggia, una pompa preleva piccole quantità di acqua meteorica dallo sfioratore fognario all’ingresso dell’impianto. L’acqua attraversa un percorso che include pretrattamento, accumulo e filtrazione naturale nelle vasche di fitodepurazione. Infine, viene raccolta per essere analizzata e monitorata da strumenti e sensori installati lungo la linea. Successivamente, misuratori di portata, sonde per la qualità dell’acqua e autocampionatori permetteranno di validare scientificamente i risultati della sperimentazione. Nei prossimi mesi, saranno testate tecnologie e metodi sviluppati dai partner europei del progetto, per affinare modelli predittivi e strumenti di analisi online.
Il deflusso urbano delle acque meteoriche – il così detto urban runoff – è una delle sfide più complesse per le città contemporanee. D4RUNOFF si propone di offrire strumenti efficaci e replicabili per migliorare la pianificazione urbana, la gestione delle infrastrutture idriche e la protezione dell’ambiente. Grazie a esperienze come queste, che nascono e si sviluppano grazie alle competenze presenti sul territorio, il Basso Valdarno si conferma terra d’innovazione, sostenibilità e in prima linea nella costruzione di un futuro più resiliente.

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