Ci sono date che segnano passaggi fondamentali del servizio idrico. Per la Valdelsa, una di queste potrebbe essere il 6 febbraio 2023, giorno in cui è ufficialmente cominciato il percorso per la realizzazione della cosiddetta “Montagnola Senese”: un disegno destinato a cambiare radicalmente l’acquedotto locale, anticipato da alcuni lavori propedeutici ma entrato adesso nel vivo con una serie di interventi pianificati da qui ai prossimi anni. Un grande progetto, che ne racchiude diversi altri al suo interno, dal valore complessivo di oltre 20 milioni, che interessa opere di presa, condotte idriche, centrali e serbatoi. Tanti lavori, un (duplice) obiettivo comune: da un lato, mettere in sicurezza dal punto di vista della quantità della risorsa idrica disponibile i comuni di San Gimignano, Montaione, Gambassi Terme e Certaldo; dall’altro, migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua erogata.
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Il progetto Aiano – Ponte ai Mattoni (concluso)
Il primo intervento di Acque partito nel territorio comunale di San Gimignano, e concluso a inizio 2024, è stato senza dubbio uno dei più significativi dell’intero progetto Montagnola. Per capirlo, basta dare uno sguardo ai numeri: 6.300 metri di nuove tubazioni, un investimento complessivo da 6 milioni di euro, 3 lotti di lavori che ripartivano da interventi già realizzati in passato e ai quali seguiranno ulteriori operazioni nei prossimi anni. Le attività hanno riguardato il sistema che dalla sorgente di Badia a Coneo (nel comune di Colle Valdelsa) e dai pozzi circostanti trasporta la risorsa verso il disconnettore di Aiano, e da qui verso il deposito idrico di Fosci e poi fino a quello di Ponte ai Mattoni (San Gimignano). I lavori si sono resi necessari poiché l’infrastruttura prima in funzione era ormai obsoleta, a causa delle dimensioni e della vetustà delle condotte che, oltre a costringere i tecnici di Acque a numerosi interventi di riparazione, si erano dimostrate sempre meno adeguate a soddisfare il fabbisogno idrico delle utenze servite.
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Il progetto Fiori – Castagno – San Biagio (in corso)
Al progetto appena concluso se ne aggiunge un secondo, attualmente in corso, che come il primo è co-finanziato dall’Unione Europea, attraverso il Next Generation EU e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): riguarda l’acquedotto a servizio di Montaione, Gambassi Terme e, indirettamente, di Certaldo. L’opera, per un investimento da 3 milioni di euro, mira a creare le infrastrutture per poter trasferire in modo “permanente” parte della risorsa idrica dai pozzi di Badia a Coneo verso i comuni di Gambassi Terme e Montaione, territori soggetti – soprattutto nei mesi estivi – a difficoltà nell’approvvigionamento idrico, sia per la presenza dei turisti e delle attività ricettive ad essi dedicati, sia per la stagionalità stessa delle risorse idriche disponibili (piccole sorgenti, invasi con una capacità limitata, pozzi che prelevano la risorsa da falde idriche di piccoli corsi d’acqua).
Gli altri interventi (conclusi, in corso e futuri)
Il progetto Montagnola prevede ulteriori opere che verranno realizzate in futuro, come due lotti “a monte e a valle” del sistema Aiano – Ponte ai Mattoni: uno (Lotto 0, investimento da 4,2 milioni di euro) insisterà sul tratto iniziale, da Badia a Coneo ad Aiano, per la costruzione di una nuova adduttrice lunga 2,7 chilometri tra il campo pozzi e il disconnettore; l’altro (Lotto 4, 2,4 milioni di euro) porterà alla sostituzione di ulteriori 2,8 chilometri di condotte tra Ponte ai Mattoni e il deposito di La Rocca, nel capoluogo di San Gimignano. Per entrambi i lotti al momento sono in corso le fasi di progettazione: l’obiettivo è approvare gli elaborati definitivi entro il 2024, per affidare i lavori nel corso del prossimo anno. Ci sono poi interventi più “modesti”, ma altrettanto significativi: ne è un esempio il risanamento del tratto di rete idrica in programma tra le località Castagno e Montignoso (1 milione di investimento). Facendo invece un passo indietro, nel 2021 si era chiuso un lavoro propedeutico a quelli attuali, con l’interconnessione dell’acquedotto di Montaione al sistema idrico (1,4 milioni) grazie a una nuova condotta di adduzione lunga 5,4 chilometri tra Pancole (San Gimignano) e Camporbiano-Ghialla (Gambassi Terme). Il campo pozzi di Badia a Coneo, infine, potrà contare a breve su una ulteriore opera di captazione, in fase di costruzione (800mila euro). Il tutto senza dimenticare la futura centrale di potabilizzazione a Fosci, che consentirà un ulteriore miglioramento della qualità dell’acqua distribuita in Valdelsa e che, con il suo investimento da oltre 15 milioni, porterà il valore dell’intero progetto Montagnola a circa 35 milioni complessivi.
Gli obiettivi
Nel complesso, i lavori progettati da Ingegnerie Toscane e pianificati da Acque in sinergia con le amministrazioni comunali del territorio, puntano a migliorare il servizio idrico in termini di quantità e continuità, rispondendo al meglio alla richiesta dei comuni serviti. Fondamentale, in questo senso, sarà la riduzione del numero e del volume delle perdite idriche, a seguito dell’ammodernamento dell’intero sistema acquedottistico. Diminuiranno di conseguenza anche gli interventi di manutenzione, peraltro particolarmente complessi vista la natura dei tracciati lungo cui scorre l’infrastruttura. Nel frattempo, grazie anche al significativo ampliamento della portata delle condotte, i primi interventi già conclusi consentono di avere da subito benefici in termini di disponibilità della risorsa idrica per i comuni di San Gimignano, Gambassi, Montaione e Certaldo.
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