Articoli Santa Croce, arriva Rainbow: arte urbana sul deposito idrico
02.03.2022

Santa Croce, arriva Rainbow: arte urbana sul deposito idrico

Partito il percorso artistico sul pensile “Santa Croce 2” dopo i lavori di manutenzione.

Mettere insieme territorio e cultura in un’ottica di sensibilizzazione ambientale e sostenibilità. Migliorare, anche in senso artistico, le infrastrutture che segnano il paesaggio. E ancora, creare valore usando nuovi linguaggi e forme espressive contemporanee. Sono queste le finalità di Rainbow, il progetto ideato da Acque che per primo ha interessato il pensile di San Romano, nel comune di Montopoli in Valdarno, e che adesso, dopo due anni di attesa dovuti anche alle difficoltà legate alla pandemia, torna finalmente a coinvolgere altri depositi del gestore idrico. A partire da Santa Croce sull’Arno, dove è in via di conclusione l’intervento di manutenzione straordinaria del pensile “Santa Croce 2”, con un nuovo artista di fama internazionale nel campo dell’arte urbana che in questi giorni sfrutterà le impalcature ancora presenti per realizzare un murale sulla sommità del serbatoio.

 

Si tratta di Fijodor Benzo, in arte Mr. Fijodor, una delle firme di spicco del panorama italiano tra muralismo urbano, street art e graffiti. La sua opera seguirà quella di Giovanni Magnoli (Refreshink) autore del murale inaugurato a Montopoli nel maggio del 2019. Le opere di Mr. Fijodor, nato a Imperia ma da anni trapiantato a Torino, si contraddistinguono per “messaggi diretti e ironicamente responsabili”, sempre con un occhio alla tematica ambientale. Gli interventi di Mr. Fijodor sono esortazioni a scelte più consapevoli: lavori forti e d’impatto che raccontano argomenti caldi e di cronaca in chiave narrativa. La realizzazione del suo murale – massimo riserbo per adesso sul tema dell’opera – si colloca come detto nella fase finale dei lavori di manutenzione del pensile Santa Croce 2, in via Caduti dell’Arma dei Carabinieri.

 

Il deposito è stato costruito nel 1976: ha una capacità di 600 metri cubi e spicca da terra per 34 metri. Sebbene non presentasse problemi tali da rischiare di pregiudicarne la stabilità, né tantomeno la sua funzionalità – quella cioè di accumulare acqua potabile dai depositi di Poggio Adorno e Santa Maria a Monte, e distribuirla nella zona sud-est di Santa Croce – il calcestruzzo mostrava un degrado naturale per l’esposizione alle intemperie e all’umidità. Da qui, l’intervento messo a punto da Ingegnerie Toscane, che ha compreso il miglioramento strutturale, il recupero architettonico e il rifacimento della parte idraulica in un unico, grande intervento, per un valore di oltre 1 milione di euro di investimento. Con il Progetto Rainbow sarà adesso possibile sfruttare la presenza delle impalcature per eseguire un’opera d’arte sulla parete della cisterna, attribuendo al deposito un valore di carattere paesaggistico e culturale.

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