Articoli Terricciola: a scuola anche quest’anno si beve “Acqua Buona”
09.10.2025

Terricciola: a scuola anche quest’anno si beve “Acqua Buona”

Confermata la convenzione tra Comune e Acque per il progetto che incentiva le buone pratiche nei plessi scolastici, unendo sostenibilità, sicurezza e cultura ambientale

Sono oltre 150 le alunne e gli alunni del comune di Terricciola che anche quest’anno, ogni giorno, berranno l’acqua della rete idrica a scuola, grazie ad “Acqua Buona”, percorso di educazione ambientale promosso da Acque in sinergia con le amministrazioni comunali del territorio. Gli obiettivi del progetto – gratuito e attivo nel Basso Valdarno dal 2007 – sono semplici quanto ambiziosi: incentivare il consumo dell’acqua di rubinetto nei plessi scolastici, abbattere l’uso della plastica monouso e promuovere l’utilizzo consapevole della risorsa idrica tra le nuove generazioni.

Acqua Buona si basa su tre elementi fondamentali: il primo, le analisi aggiuntive sull’acqua erogata nelle scuole, che vanno a sommarsi ai controlli già predisposti sulla rete idrica, fornendo un’ulteriore garanzia su potabilità, sicurezza e qualità della risorsa. A questo fa seguito la divulgazione dei risultati delle analisi, consultabili nell’apposita sezione del sito (così come per le analisi lungo l’acquedotto), permettendo agli interessati di conoscere le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua. Infine, la diffusione di ulteriori buone pratiche, attraverso la fornitura di brocche e borracce, promuovendo comportamenti sostenibili e una cultura “plastic free”.

Il Comune di Terricciola partecipa ad Acqua Buona con due plessi scolastici: la scuola dell’infanzia del capoluogo e quella primaria di Selvatelle. Nella giornata di oggi, giovedì 9 ottobre, il sindaco Matteo Arcenni e il presidente di Acque, Simone Millozzi, hanno consegnato le borracce alle alunne ed agli alunni, che saranno così i primi promotori, anche in famiglia, di buone azioni per l’ambiente.

Terricciola: a scuola anche quest’anno si beve “Acqua Buona”


“Acqua Buona – spiega Millozzi è una strategia di lungo periodo, coerente con la nostra missione e con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Non a caso, è tra i progetti più longevi nella storia del gestore idrico, insieme ad Acque Tour, iniziativa rivolta anch’essa al mondo della scuola. In comune, la valorizzazione dell’acqua del territorio: una risorsa a chilometro zero, sicura, buona da bere e sottoposta a controlli costanti”. Ogni anno il laboratorio di Acque processa infatti circa 40.000 campioni, per un totale di più di 500.000 determinazioni, per garantire a 800mila cittadini nel Basso Valdarno acqua potabile, sicura e rispondente ai parametri di legge.

“Come amministrazione comunale – sottolinea il sindaco Arcenni crediamo fortemente nel valore educativo di iniziative come questa. La borraccia rappresenta un simbolo di cambiamento, un piccolo gesto quotidiano che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale. Con Acqua Buona vogliamo sensibilizzare i bambini e le loro famiglie a compiere scelte sostenibili, promuovendo una cultura del rispetto per le risorse naturali”.

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