Burkina Faso: Acque e Movimento Shalom insieme per portare l’acqua dove non c’era

A Boulsa realizzato un nuovo pozzo. Seguiranno una pompa e un serbatoio. Si rafforza la collaborazione per il diritto di accesso alla risorsa idrica.

A Boulsa, nel nord del Burkina Faso, l’acqua è tornata a scorrere. In questa zona al limite dell’area rossa, segnata da povertà, insicurezza e migrazioni interne, la mancanza d’acqua era una condizione cronica che rendeva la vita quotidiana estremamente difficile. È qui che, insieme al Movimento Shalom, Acque ha scelto di esserci. Grazie al contributo del gestore idrico, è stato possibile completare un pozzo che oggi serve la popolazione del villaggio. L’intervento, realizzato da un partner locale, ha coperto larga parte dei costi di realizzazione dell’opera e consentirà a breve, con l’installazione di una elettropompa a immersione e di un piccolo serbatoio sopraelevato, di garantire un approvvigionamento idrico sicuro e costante.

Questo progetto si inserisce in una collaborazione che dura da oltre vent’anni tra Acque e il Movimento Shalom, avviata con l’iniziativa “Acqua per il Burkina Faso”. Nel corso degli anni, grazie a questa partnership, sono stati realizzati più di cento pozzi, formati tecnici locali e donate attrezzature – tra cui una trivella da 300mila euro inviata da San Miniato – che hanno permesso di rendere autonome le comunità nella costruzione e manutenzione dei pozzi. Un impegno continuativo che unisce solidarietà, tecnologia e fiducia nelle persone. In un contesto segnato da fragilità e instabilità, l’acqua diventa molto più di una risorsa materiale: è sicurezza, salute e dignità. Ogni goccia rappresenta un passo verso un futuro più stabile e sostenibile per una comunità che da troppo tempo vive ai margini.

Sostenere iniziative come questa significa, per Acque, confermare un impegno che va oltre i confini del proprio territorio. Significa credere che l’accesso all’acqua – ovunque nel mondo – sia un diritto umano fondamentale, da difendere e promuovere ogni giorno.