Articoli Anche ad Altopascio parte Acqua Buona: acqua di rete al posto della minerale
21.02.2016

Anche ad Altopascio parte Acqua Buona: acqua di rete al posto della minerale

Da marzo si comincia con la scuola primaria del capoluogo; col prossimo anno scolastico, tutte le altre. Acqua sicura e super-controllata

L’acqua di rubinetto non è solamente potabile ma anche buona da bere, disponibile in grandi quantità, sicura e controllatissima. Sembra un dato scontato, acquisito, ma così non è in molte parti del nostro pianeta. Anzi: spesso – e a torto – il pregiudizio attorno all’acqua di rubinetto (in termini di sicurezza, qualità, caratteristiche) è radicato, tanto da far preferire comportamenti non sempre sostenibili. Per questo motivo anche il Comune di Altopascio ha aderito ad Acqua Buona, progetto portato avanti dal gestore idrico della Piana Lucchese e del Basso Valdarno, Acque SpA, in accordo con i comuni del terrritorio gestito. Ad oggi sono 28 i comuni aderenti, per quasi 20mila ragazzi coinvolti.

LA FIRMA – Dopo avere sottolineato la qualità anche ambientale dell’operazione e i controlli sistematici all’acqua che viene dai rubinetti, Danilo Bonciolini di Acque SpA, il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti e la dirigente scolastica Teresa Monacci hanno ufficialmente firmato la convenzione che regola questa nuova opportunità. 
 

A SCUOLA – Acqua Buona è un progetto rivolto principalmente al mondo della scuola e che punta sul massimo coinvolgimento delle amministrazioni comunali, delle istituzioni scolastiche, degli insegnati e delle famiglie. Acque SpA effettua ogni anno 26mila campionamenti e 350mila analisi di parametri chimico-fisici per garantire la qualità dell’acqua potabile; poi pubblica e divulga i dati delle caratteristiche dell’acqua distribuita. Con Acqua Buona si è deciso di fare un passo ulteriore, proponendo ai comuni, alle famiglie, alle istituzioni scolastiche di consumare nelle mense scolastiche acqua di rubinetto in sostituzione di quella minerale. Alle scuole che aderiscono Acque SpA garantisce gratuitamente l’analisi periodica delle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche dell’acqua erogata all’interno della scuola, la trasmissione dei dati alle istituzioni coinvolte in modo che studenti, insegnati e famiglie possano anch’essi conoscere la qualità dell’acqua che bevono e la fornitura di brocche o borracce. Il Comune di Altopascio, in accordo con il locale istituto comprensivo ha di recente sottoscritto il protocollo d’intesa del progetto. A fare da apri-pista sarà la scuola primaria di piazza Dante e i suoi 284 studenti che a partire dal 1° marzo cominceranno a bere acqua di rubinetto nel corso della refezione. Ma l’obiettivo è quello di estendere a tutti gli 8 plessi scolastici del comune questa buona pratica con l’inizio del prossimo anno scolastico

IL RISPARMIO AMBIENTALE – Ipotizzando un consumo di 1,5 litri di acqua ogni tre ragazzi, in un anno scolastico di Acqua Buona, i ragazzi della scuola primaria di piazza Dante, faranno risparmiare alla collettività quasi 19mila bottiglie di plastica, la cui sola produzione richiederebbe 631 quintali di plastica e l’emissione equivalente di quasi 1,5 tonnellate di anidride carbonica. Anche il risparmio economico, rispetto all’ipotetico utilizzo di acqua minerale, non è sicuramente indifferente: almeno 6mila euro l’anno.

L’ACQUA DI RETE – L’acqua distribuita nel territorio comunale di Altopascio proviene da falda locale. La principale fonte di approvvigionamento idrico è costituita dalla centrale idrica Vincenti. Il sistema idrico è tuttavia interconnesso con altre risorse provenienti dalla centrale Tazzera e il pozzo Marchino. In particolare Altopascio-capoluogo e Marginone sono servite dai pozzi della centrale Vincenti, aventi una profondità media di 50 metri. Qui, lo strato di argilla, che separa dalla superficie quello di ghiaia e sabbia in cui scorre l’acqua, assicura un’ottima protezione, tanto che l’acqua del sottosuolo è buona da un punto di vista microbiologico. La salinità (ovvero la quantità di sostanze disciolte naturlalmente per la solubilizzazione di sali contenuti nelle rocce e nei minerali del sottosuolo) è media. Sempre per cause naturali, è presente manganese, sostanza che viene abbattuta mediante trattamento nella centrale.

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